Ciao a tutti,
ho appena terminato di ascoltare un audiolibro, si tratta del romanzo di Milena Agus dal titolo “Mal di pietre”.
Innanzitutto vi dico subito che mi è piaciuto tantissimo, credo che dipenda anche dalla lettura da parte di Margherita Buy, un’attrice che ho sempre apprezzato.
La narrazione avviene attraverso la voce di una giovane donna, la nipote della protagonista, che racconta la storia della sua famiglia ed in particolare di sua nonna materna, vissuta in Sardegna, per lo più a Cagliari, dopo la seconda guerra mondiale.
La nonna è eccentrica, disturbata mentalmente, ossessionata dalla ricerca del grande amore, di salute cagionevole (sofferente di calcoli renali) e sebbene con un educazione scolastica limitata alla IV elementare, con uno spirito poetico e la voglia o necessità di mettere nero su bianco le proprie sensazioni ed emozioni.
Arrivata all’età di 30 anni senza essere stata chiesta in moglie, sebbene donna di dichiarata bellezza, viene data in sposa dalla famiglia ad un vedovo cagliaritano. Un uomo buono che ha saputo capirla e assecondarla nelle sue stranezze.
Dopo anni di patimenti, la nonna si reca alle terme per curare il suo mal di pietra e lì conosce il Reduce, che sarà il grande amore della sua vita. Finita la cura non lo rivedrà mai più.
La vita della nonna continuerà con una gravidanza e la quotidianità di una vita vissuta in modo pratico ma senza passione, cosa che la donna rimpiangerà per sua stessa ammissione.
In particolare si rimprovererà di non aver saputo amare il marito e di averlo sempre trattato con una certa indifferenza di sentimenti. Fra i due c’erano si rapporti sessuali regolari, ma privi d’affetto. Atti compiuti per dovere, per evitare che il marito frequentasse le case chiuse.
La nonna forniva delle “prestazioni” come le definiva lei stessa e aveva un vero proprio catalogo. Ad ogni prestazione il marito attribuiva un valore e metteva da parte quei soldi risparmiati per ricostruire la casa andata distrutta durante i bombardamenti degli americani su Cagliari e per acquistare il tabacco. Era la nonna stessa che voleva che riservasse alcuni risparmi per il tabacco, le piaceva vederlo fumare la pipa.
Con la nipote ha avuto un rapporto privilegiato, l’ha cresciuta lei. Il figlio, pianista di successo, e la nuora, erano sempre in giro per il mondo per concerti e la bimba era lasciata alle cure di questa donna originale.
Non vi racconto altro, non voglio svelarvi il finale… io ve lo consiglio.
Ho visto che dal romanzo è stato tratto un film, mi sarebbe piaciuto vederlo, ma non sono riuscita a trovarlo.
A presto 3lena

